LOCALIZZAZIONE

Sicilia (in particolar modo Valle dell’Alcantara, Ragusano, Sambuca di Sicilia - Bosco della Risinata)

PERIODO

2013 - in corso

COLLABORAZIONI

- Soprintendenze per i Beni culturali e ambientali di Agrigento, Catania, Messina, Ragusa

- Class Editori (dott. P. Panerai)

- Prof. A. Scienza (ricerche nell’ambito della viticoltura)

PUBBLICAZIONI

Clicca qui

DOCUMENTARIO SCIENTIFICO

Clicca qui

I vitigni e i palmenti rupestri sono numerosi e distribuiti in gran parte del territorio siciliano.

Nelle fasi iniziali del progetto, è stato effettuato un primo studio bibliografico degli impianti dell’isola per sviluppare un modello di intervento, estendibile ad altre aree. In seguito, sono state eseguite alcune ricognizioni in diverse zone, come quella del Ragusano, caratterizzata da palmenti rupestri disseminati fin a ridosso dell’ambiente cittadino, e approfondimenti nelle aree particolarmente significative della Valle dell’Alcantara, nell’entroterra della Sicilia orientale alle pendici dell’Etna, e del Bosco della Risinata, presso Sambuca di Sicilia nell’Agrigentino.

Il lavoro effettuato ha portato a interessanti risultati, come l’individuazione di alcune caratteristiche ricorrenti relative a topografia, struttura, cronologia e destinazione d’uso dei palmenti rupestri nelle aree indagate.

I dati ottenuti sono stati presentati in diverse sedi (vari articoli e anche un documentario scientifico dal titolo “Fare il vino nell’Italia antica: i palmenti rupestri in Sicilia”, ad opera di G. Olcese, A. Razza e D. M. Surace, prodotto da Class Editori e presentato a EXPO 2015).

Recente, inoltre, è l’organizzazione della sessione “Making Wine in Ancient Italy” nell’ambito del convegno dell’AIAC 2018 a Bonn (a cura di G. Olcese e J.-P. Brun).

 

Alt

Palmento di Contrada Petrulli, Ragusa (RG) (da Olcese, Razza, Surace, "Vigne, palmenti e produzione vitivinicola", 2017).

Alt

Palmento di Gallodoro (ME) (da Olcese, Razza, Surace, "Vigne, palmenti e produzione vitivinicola", 2017).